Ha suscitato un piccolo terremoto la decisione di Iseo di uscire dal club “Città dell’olio”, di cui faceva parte con gli altri Comuni della sponda bresciana del lago d’Iseo.

Il recesso dal club è avvenuto con una votazione in aula consiliare, che ha visto la maggioranza di “Iseo sicura” favorevole e l’opposizione di “Progetto Iseo” contraria.

Alla base della decisione, la volontà di rendere unico il proprio olio extravergine, senza affiancarlo ad altre produzioni. Inoltre, secondo Raffaele Barbieri, consigliere comunale, il club avrebbe gestitogli eventi sul territorio dando maggiore peso agli altri paesi e non ad Iseo.

La notizia ha suscitato delusione tra i sindaci degli altri Comuni lacustri che fanno parte della “Città dell’olio”: per Fiorello Turla, primo cittadini di Monte Isola la decisione è “incomprensibile”, mentre Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano ex Presidente della Comunità Montana del Sebino Bresciano, sostiene che si sia “fatto sempre tutto con grande concordia”.

Per Alessio Rinaldi, sindaco di Marone, “non c’è stato neppure un incontro in cui parlare”. Dal canto suo, Marco Ghitti, sindaco di Iseo, afferma che con questa decisione è stato “gettato un sasso nello stagno”. Del club, oltre ai Comuni sopra citati, fanno parte anche Sale Marasino e Pisogne.

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