Ad Iseo, in queste settimane, si è aperto un caso relativo all’ex Enel di via Bonomelli, dove da qualche tempo è al lavoro un cantiere per la costruzione di nuove case. Al centro della controversia la società Vrp Consultants, la ditta Mira 2, Arpa Lombardia ed il Comune stesso.

Tutto è iniziato ad ottobre, quando la società ha chiesto al Comune i documenti relativi al cantiere. Dal Municipio sono state trasmesse le carte del permesso di costruire, precisando però che tra queste non è presente l’indagine preliminare ambientale.

La richiesta nasce dal fatto che il sito ex Enel, tra gli Anni ’60 e ’70, ha ospitato una cabina primaria di trasformazione 50KV/15KV: nelle cabine primarie si trovano delle macchine elettriche con isolamento in olio, ed in quell’area in quegli anni ce n’erano due. Inoltre, dal 1988 sempre nella stessa zona era presente anche un deposito di trasformatori. Secondo Vrp Consultants è da dedurre che ci siano state per vari motivi perdite di olio, che contiene, tra l’altro pcb, un composto inquinante.

Ad alimentare la controversia Arpa Lombardia, che a novembre ha comunicato di aver ricevuto dalla ditta Mira 2 una comunicazione per cui nell’area non sarebbero necessarie particolari procedure da effettuare ed anche un campione di terra e rocce della zona, senza però saperne l’ubicazione e la profondità di provenienza. Resta, insomma, il dubbio che l’area su cui dovrebbero sorgere delle case potrebbe essere inquinata. Le parti coinvolte continuano a lavorare per risolvere il caso, mentre il cantiere non si ferma.

[Foto da PrimaBrescia]

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