Sergio Zanotti, l’imprenditore bresciano rientrato in Italia ieri sera dopo essere stato sequestrato in Siria per tre anni, è stato interrogato.

In una caserma del Ros a Roma il pm Colaiocco l’ha ascoltato per tre ore questa mattina per ricostruire le varie fasi del sequestro iniziato nell’aprile del 2016.

Zanotti sarebbe stato tenuto in ostaggio da miliziani di Al Qaida. L’uomo ha raccontato di aver cambiato circa 10 prigioni aggiungendo di essere stato trattato abbastanza bene e di non essere mai stato tenuto in catene. “Me le hanno messe solo per girare i video, poi postati su internet, come una sorta di messa in scena. In una giornata ho girato diversi video con cambi di abito e cambi di scenario” riporta l’audizione.

Le prigioni si trovavano tutte nella zona di Aleppo, dove Zanotti è arrivato, narcotizzato, il 14 aprile del 2016. Aperto un fascicolo in cui si ipotizza il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo.

L’imprenditore di Marone è apparso molto provato, e quando ha potuto guardarsi allo specchio dopo tanto tempo ha avuto un crollo, vedendosi sciupato e invecchiato. Intanto la sua famiglia e l’intero paese di Marone aspettano il suo rientro a casa.

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