Era il 2018 quando in Vallecamonica giunse la promessa di coprire tutti i Comuni con una banda larga di almeno 100 mega. A tre anni di distanza, si può dire che quella promessa non sia stata rispettata: nonostante il territorio sia stato individuato come zona pilota di sperimentazione e quindi con priorità, la fibra ha raggiunto solo poche case.

I Comuni della Valle erano stati suddivisi in quattro gruppi: si sarebbe dovuti partire con i lavori per collegare Pontedilegno, Corteno Golgi, Edolo, Borno ed Artogne, ma ad oggi alcuni progetti devono ancora essere approvati. A Pontedilegno, poi, la situazione è singolare, dal momento che i cavidotti sono già pronti per ospitare la fibra (grazie a Sit e Sosvav) e non sarebbe necessario effettuare degli scavi.

Per ora i Comuni su cui si sta lavorando per la posa della fibra sono Monno, Artogne, Niardo, Berzo Inferiore, Ceto e Corteno Golgi. Tim ha in parte sopperito, portando una propria rete in fibra in modalità Fttc (“Fiber-to-the-cabinet”, ovvero il collegamento arriva ad una cabina vicina alle abitazioni). Senza dimenticare la rete del Bim, che scorre sotto i binari della ferrovia.

L’ente comprensoriale ha sottoscritto una convenzione con Infratel e Regione per fare da progetto pilota, ma alcuni Comuni non hanno neanche una progettazione di massima. Le amministrazioni non possono fare molto, dal momento che tutto è gestito a livello ministeriale, dove sembra che l’attesa non sia un problema.

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