La morte di Dante Steffanoni, da tutti chiamato Fausto, è stato un shock non solo per la comunità di Corte Franca, ma per tutto il territorio franciacortino e bresciano. L’uomo è precipitato in un canalone durante un’escursione verso la Cima Aviolo sabato ed è stato recuperato senza vita domenica mattina.

Steffanoni, 66anni tra pochi giorni, originario di Brescia, abitava con la moglie Angiolina in via Mancapane, a Borgonato. Il figlio trentaquattrenne della coppia, Davide, vive invece in Spagna.

Fausto era un alpinista e rocciatore esperto, attivo da sempre nel Cai, sezione di Provaglio di Iseo, di cui aveva ricoperto l’incarico di presidente per nove anni. I suoi amici del Cai hanno voluto ricordare con commozione, appena saputo della tragedia, di come Steffanoni abbia sempre generosamente messo a disposizione la sua esperienza e il suo tempo per avvicinare le persone, soprattutto i giovani e i disabili, alla sua passione.

Un’attenzione verso il prossimo che metteva in pratica anche nell’ambito del suo lavoro, dal quale era in pensione da circa 6 anni, presso Cascina Clarabella, la cooperativa di Iseo che si occupa di promuovere percorsi di cura ed assistenza alle persone con disagio psichico. Anche da Clarabella è arrivato un messaggio di profondo cordoglio per un collaboratore che ha lasciato il segno: lo descrivono molto sensibile con i ragazzi, e persona sempre attiva e presente.

La data dei funerali non è stata ancora fissata. Nelle prossime ore la salma farà rientro nell’abitazione, dove sarà allestita la camera ardente.

La dinamica dell’incidente è ormai chiara. A tradire Steffanoni, che aveva percorso l’itinerario decine di volte anche in veste di guida di piccole comitive, sarebbe stata una fatalità. Durante la discesa avrebbe messo un piede in fallo precipitando, non si sa se per una distrazione o per un malore.

Share This