La Lombardia passa da zona rossa a zona arancione: l’annuncio è stato anticipato nel pomeriggio da Attilio Fontana, governatore della Regione, che ha così espresso soddisfazione per un cambio che significa soprattutto la possibilità per i negozi chiusi dal 6 novembre scorso di riaprire e per alcuni studenti di tornare a scuola.

Nella giornata di giovedì il Pirellone aveva pressato il Governo per avere il cambio di zona, ma sembrava che il Ministero della Sanità fosse intenzionato ad aspettare fino al 3 dicembre, ovvero data di scadenza del Dpcm in vigore. Il passaggio alla zona arancione significa, dunque, la possibilità per gli esercizi pubblici di riaprire, seppur nel rispetto di tutte le norme anti-Covid, ma con chiusura obbligatoria per quei negozi all’interno dei centri commerciali (fatta eccezione per alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole); è consentito lo spostamento ma all’interno del Comune di residenza, con coprifuoco dalle ore 22:00 alle 05:00.

I bar e ristoranti restano chiusi, ma possono effettuare servizio di consegna da asporto o a domicilio; chiuse ancora anche le palestre, le piscine, così come i cinema, i teatri ed i musei. Sul fronte scuola, la zona arancione permette (salvo diversa indicazione dei Governatori) il rientro in presenza per gli studenti di seconda e terza media, mentre quelli delle superiori ed università continuano a seguire le lezioni a distanza. L’indice Rt della Lombardia, aggiornato a venerdì, è di 1,17, ulteriormente in calo rispetto alla settimana scorsa; dieci Regioni sono invece sotto la soglia dell’1.

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