Prosegue il viaggio in giro per l’Europa delle opere che uniscono linguaggio e saperi artigianali de “La ragione nelle mani”. Giovedì 5 agosto l’artista Stefano Boccalini e Alessandra Pioselli, curatrice, saranno ospiti della Fondazione Art House di Scutari, in Albania, per il talk di presentazione del libro e del progetto “La ragione nelle mani”, risultato tra i vincitori dell’ottava edizione dell’Italian Council, il programma a supporto dell’arte contemporanea italiana promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC – Ministero della Cultura.

Dopo la mostra svoltasi alla Maison Tavel – Musée d’art e d’Histoire di Ginevra dal 1° aprile al 27 giugno scorsi, prende il via il tour europeo del progetto, promosso da Comunità Montana di Vallecamonica e ART for The World Europa, in collaborazione con le istituzioni partner Musée Maison Tavel-Musée d’Art et d’Histoire (Ginevra), Art House (Scutari, Albania), Sandefjord Kunstforening (Sandefjord, Norvegia), Fondazione Pistoletto, Accademia di Belle Arti di Bologna, MA*GA – Museo Arte Gallarate e GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il museo che accoglierà l’opera nelle sue collezioni.

Il progetto nasce dalla ricerca che l’artista ha attivato da molti anni in Vallecamonica, dove è entrato in contatto con gli artigiani e le artigiane locali. In particolare la sua attenzione è ricaduta su alcune pratiche che inevitabilmente rischiano di scomparire, concentrandosi anche sul linguaggio. Il risultato sono nove parole intraducibili in italiano, appartenenti a diverse lingue spesso minoritarie, nella forma di sette manufatti-sculture attraverso quattro tecniche artigianali – la tessitura dei pezzotti (tappeti), il ricamo “punto e taglio”, l’intreccio e l’intaglio del legno – nel corso dei laboratori tenuti in valle da quattro artigiani e artigiane con otto giovani apprendisti e apprendiste, selezionati/e tramite bando pubblico.

Boccalini ha fattoo emergere un concetto di biodiversità come bene prezioso da contrapporre all’omologazione. Questa esperienza trova continuità nell’apertura di CàMon – Centro per l’Arte e l’Artigianato della Montagna a Monno, piccolo comune dell’alta Valle Camonica. CàMon ha inaugurato il 17 luglio 2021, con la direzione artistica dello stesso Stefano Boccalini, con l’obiettivo di diventare un luogo di scambio tra saperi intellettuali e manuali a confronto con il territorio, di formazione e di collaborazione tra artisti, artigiani e giovani generazioni.

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