L’Ambito Territoriale di Vallecamonica è finalmente realtà, almeno per la Regione Lombardia. Durante il Consiglio Regionale di martedì tra i punti all’ordine del giorno c’era la discussione del disegno di legge di revisione e aggiornamento della legislazione, che prevedeva anche tre emendamenti per ottenere l’autorizzazione all’istituzione di un Ato camuno.
Il confronto ha visto in prima linea Davide Caparini (Lega) e Diego Invernici (Fratelli d’Italia), consiglieri regionali camuni che hanno speso le proprie parole affinché si sbloccasse una situazione che vede da tempo la Vallecamonica sospesa.
Nel 2021, infatti, era stata approvata una legge regionale che, però, fu impugnata dall’allora Governo Draghi, portando la questione alla Corte Costituzionale. Quest’ultima, però, ha rinviato la sentenza, tanto che è attesa ancora oggi.
Martedì, in Regione è stato approvato con quarantuno voti favorevoli l’emendamento firmato da diciassette consiglieri di maggioranza, che prevede che l’Ato sia individuato con un atto normativo e non amministrativo, onde evitare possibili ricorsi.
La sua costituzione, sempre secondo la Regione, rispetta la norma nazionale, che prevede che le Regioni possano modificare le delimitazioni degli Ambiti Territoriali Ottimali per migliorare la gestione del ciclo idrico, nel rispetto di tutti quei criteri garantiti dalla legge nazionale.
Un importante passo avanti, a cui hanno assistito numerosi sindaci della Valle, giunti a Milano fin dal mattino insieme a Sandro Bonomelli, presidente della Comunità Montana, tutti indossando la fascia tricolore. Il prossimo passo sarà la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nella speranza che il Governo non impugni anche questa norma.