I 40 anni dal riconoscimento Unesco dell’arte rupestre della Vallecamonica vengono celebrati anche dalla Regione, con una serie di iniziative presentate martedì a Palazzo Lombardia dal governatore Attilio Fontana.

“Vogliamo che questo momento di celebrazione diventi sempre più punto di riferimento della nostra storia e cultura – ha detto Fontana – perciò è importante evidenziarlo e ricordarlo in un’occasione così importante come il quarantennale. Le incisioni rupestri sono testimonianze da preservare e valorizzare, tra cui c’è anche la Rosa Camuna, simbolo di Regione Lombardia”.

Era il 1979 quando le incisioni rupestri sfidarono altri beni di valore inestimabile come il Cenacolo Vinciano, Santa Giulia a Brescia e i Fori Imperiali a Roma, e divennero il primo sito Unesco italiano. Ne sarebbero poi seguiti altri 54, di cui ben 12 si trovano in Lombardia. Un aspetto, quest’ultimo, rimarcato dall’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli.

Presente alla conferenza stampa anche Sergio Bonomelli, Presidente del Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito Unesco n. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica”.

A conclusione di un percorso celebrativo lungo un anno, l’Assessorato all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia ha organizzato il convegno “1979 – 2019. Dalla Valle Camonica 40 anni di riconoscimenti Unesco in Lombardia”, in programma il 6 novembre a Palazzo Lombardia. Avrà lo scopo di ripercorrere le tappe che portarono al riconoscimento, fare il punto sulle politiche di valorizzazione del sito e delineare prospettive di una messa in rete ottimale dei 12 siti Unesco lombardi. Parallelamente, piazza Città di Lombardia sarà animata con eventi e installazioni, trasformandosi in un angolo di Vallecamonica.

Oltre al convegno sono in programma un concorso per cortometraggi: “Valle Camonica. Patrimonio e paesaggio” e il progetto di animazione territoriale “Invasioni rupestri”.

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