Continuano anche in questo periodo le esercitazioni per i tecnici del Soccorso alpino: l’attività, necessaria per mantenere l’addestramento e la formazione richiesti per l’esito positivo degli interventi, è organizzata con piccoli gruppi e nel rispetto degli attuali protocolli.

Nelle ultime settimane, la V Delegazione Bresciana ha approfondito il soccorso su cascata di ghiaccio. Dopo una prima parte dedicata alla formazione, si è passati alle simulazioni. Le esercitazioni hanno avuto come scenario la Val Paghera di Vezza d’Oglio, in Alta Vallecamonica, che in questo periodo richiama tantissimi appassionati dell’ice-climbing.

Raggiungere velocemente la zona dell’evento, individuare la cordata in difficoltà e mettere in sicurezza gli infortunati sono tutti aspetti che impegnano molto i tecnici. L’intervento su ghiaccio è sempre complesso e necessita di esperienza e professionalità.

A fianco dei soccorritori c’erano gli istruttori sanitari del Cnsas che fanno da supervisori per garantire il rispetto dei protocolli condivisi. I passaggi fondamentali sono la valutazione del paziente, le comunicazioni con la sala operativa, l’utilizzo corretto dei presidi in dotazione: l’aspetto tecnico e quello sanitario sono strettamente collegati.

Una volta stabilizzato e calato alla base della cascata di ghiaccio, il figurante (la persona che finge di essere infortunata) è stato trasportato in barella fino ai mezzi di soccorso. Si tratta di operazioni necessarie soprattutto quando, per ragioni ambientali o per le condizioni meteorologiche, risulta impossibile l’intervento dell’elisoccorso.

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