I livelli del lago d’Iseo, in queste ultime due settimane, sono migliorati, ma siamo ancora lontani dalle medie del periodo. Sicuramente le piogge, un po’ più abbondanti rispetto a pochi mesi fa, sono servite ad alzare i livelli del Sebino.

Il 22 ottobre scorso, infatti, il lago segnava -22 centimetri sotto lo zero idrometrico; il 5 novembre, invece, era a 24 centimetri sopra lo zero idrometrico. In tutto, l’aumento è stato di 46 centimetri, non sufficienti però a mettere in sicurezza dall’emergenza siccità che, nonostante sia passata in secondo piano, continua ad essere presente sul nostro territorio.

Basti pensare che il Sebino, in questo periodo dell’anno, ha una media di 47 centimetri sopra lo zero idrometrico: ora, quindi, è sotto di più di 20 centimetri. Una condizione che il lago d’Iseo sta vivendo ormai dall’inizio di quest’anno così siccitoso, come ha anche dimostrato il recente mese di ottobre, certificato come il più caldo degli ultimi duecento anni.

Da inizio anno ad oggi è caduta la metà dell’acqua della media storica, e la neve, scesa in pochissima quantità, poco è servita ad alimentare fiumi e laghi. Per questo, il Consorzio dell’Oglio ha chiesto due deroghe al deflusso minimo vitale, per evitare un crollo dei livelli, così come i maggiori rilasci dei bacini idroelettrici montani hanno aiutato a ridurre i disagi causati da questa emergenza.

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