Disastro ambientale: è questa l’ipotesi di reato con cui si è proceduto alla denuncia contro ignoti dopo l’operazione che nei giorni scorsi ha portato i carabinieri subacquei di Genova nelle profondità del lago d’Iseo, per documentare la quantità di rifiuti presenti. Carcasse d’auto e scarti di lavorazione della gomma, rinvenuti in località Grè a Castro ed a Tavernola Bergamasca.

I sub hanno prelevato anche campioni di acqua, fango e residui industriali: l’obiettivo è verificare l’eventuale presenza di amianto e capire come proseguire nell’intervento, ovvero se rimuovere i rifiuti o, in assenza di agenti inquinanti, lasciarli nel lago.

Sul fronte delle indagini, invece, le riprese effettuate dai carabinieri hanno permesso di individuare le aziende produttrici e risalire così a chi ha gettato quei rifiuti nel Sebino.

Ioris Pezzotti, sindaco di Tavernola Bergamasca, spera che dal Governo arrivino i fondi destinati alle bonifiche per rimuovere i residui, mentre Paolo Storoni, comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, ha già annunciato un altro intervento, a fine ottobre, mirato a rimuovere i residui bellici.

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