Era fine luglio, poche settimane dopo l’insediamento in Comune, quando l’amministrazione comunale di Darfo Boario Terme guidata dal neo eletto sindaco Dario Colossi scriveva ad Acque Bresciane per sondare il terreno: “Abbiamo la necessità di ricevere al più presto un progetto operativo e gestionale che contenga un piano degli interventi adeguato alle necessità di miglioramento del servizio idrico integrato del nostro Comune”.

Una lettera che aveva come fine quello di valutare le condizioni per un possibile superamento della gestione in economia dell’acqua sul territorio darfense, considerate anche le serie difficoltà legate alla siccità di quest’estate.

Le reazioni della minoranza in Consiglio Comunale alla notizia, unite alle discussioni nel corso delle due assemblee della Comunità Montana che sono seguite a questa richiesta, non hanno comunque frenato Colossi e i suoi: è di questi giorni la notizia che il Comune di Darfo Boario Terme ha scelto di affidare la gestione del ciclo idrico integrato locale ad Acque Bresciane.

A sancire il passaggio sarà il Consiglio Comunale di mercoledì 9 novembre, quando all’ordine del giorno ci sarà solo un punto, quello dedicato all’acqua, già discusso ampiamente nelle commissioni consiliari. Dall’opposizione Benedetti e Abondio starebbero lavorando a una mozione congiunta per chiedere al Consiglio di attendere almeno il pronunciamento della Corte Costituzionale, che sarebbe ormai imminente, sulla legittimità dell’Ato di Vallecamonica, l’autorità d’ambito per la gestione autonoma dell’acqua. Da parte sua il neo sindaco di Darfo ha sempre sostenuto che, se l’intero territorio otterrà un Ato tutto suo, Darfo Boario Terme aderirà senza problemi. Ma fino a quel giorno la gestione passerà, sembra ormai deciso, ad Acque Bresciane. C

on la società di servizio idrico integrato, tra i Comuni della Valle, ci sono già: Edolo, Sonico, Malonno, Paisco Loveno, Berzo Demo, Sellero, Lozio ed Angolo Terme.

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