Andare oltre l’orrido per raccontare una rinnovata immagine della bellezza: l’ambizioso obiettivo è al centro della nuova mostra messa in scena dalla Fondazione L’Arsenale di Iseo che, questo sabato, ha inaugurato nei propri spazi “Fabio Lombardi. Tanatomorphose”, serie di opere che rappresentano quello che viene definito “spettacolo della tanatomorfosi”, ovvero della decomposizione.

Lombardi, nato a Gavardo nel 1993 e diplomatosi in Pittura presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia, ha fatto dell’anatomia, della filosofia e dell’antropologia le matrici della sua ricerca artistica: nelle opere esposte ad Iseo rivede l’orrore distruttivo della decadenza, trasformandola in puro atto di creazione.

La mostra si fa così portatrice delle fasi del mutamento, ispirandosi in particolare ai processi alchemici, che mirano a sublimare la materia in una forma sempre più alta e perfetta. Nelle muffe e microrganismi protagonisti dei suoi lavori si trova dunque la duplice funzione di corruzione e di rinnovazione della bellezza. La mostra, curata da Alice Vangelisti, sarà visitabile fino al 16 aprile, ogni giovedì e venerdì dalle ore 15:00 alle 18:00 ed il sabato e la domenica dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle 18:00.

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