Saranno complessivamente 50 le coppie di lepri che verranno liberate nei boschi di Marone, Zone, Sale Marasino e Pisogne.

Prosegue la maxi campagna di ripopolamento promossa in questi giorni dal Comprensorio di Caccia C5, quello del Sebino: nel fine settimana un gruppo di volontari è salito in quota per continuare l’operazione tesa ad evitare l’estinzione della lepre, una specie messa a rischio dai cambiamenti climatici, dagli incendi boschivi e più a valle, dalla comparsa di pesticidi e dalla diffusione di strumenti di cattura vietati.

I 22 capi messi a disposizione dal Comprensorio di Pisogne vengono rilasciati in Val Palot, mentre quasi in contemporanea altri gruppi di lepri saranno innestate nelle zone di Sale Marasino, Zone e Marone.

La scelta è stata quella di distribuirle in maniera uniforme su un territorio molto vasto per favorire la loro proliferazione, accelerare il loro adattamento. Ampliare l’area di distribuzione significa per i cacciatori evitare a settembre, con l’inizio di una nuova stagione venatoria, una concentrazione di cacciatori in zone ristrette.

Gli interventi di ripopolamento sono stati seguiti dalla Polizia Boschiva Comunale.

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