“Con l’Eremo un aiuto in più per meglio ripartire dopo la quarantena” si legge sulla locandina del nuovo programma diffuso in questi giorni dal direttore mons. Tino Clementi, che abbiamo raggiunto telefonicamente.
Come ha vissuto l’Eremo il tempo della chiusura per l’emergenza sanitaria? Anche voi avete dovuto sospendere ogni attività.
“Non si poteva accogliere nessuno, quindi si ha avuto tempo per pregare, per riflettere, anche un po’ per soffrire, sentendo il silenzio spezzato solo dal suono delle sirene e dalla campane a morto da una parrocchia all’altra. Abbiamo vissuto in comunione e in preghiera. Ora ci è data la possibilità di riprendere: abbiamo già celebrato per due volte la messa domenicale delle 17:00” afferma il direttore della struttura situata alle porte di Bienno e dedicata ai Santi Pietro e Paolo.
Ora sacerdoti, religiosi e religiose, laici sono attesi per raccogliersi in riflessione e preghiera. L’Eremo offre un’opportunità a tutti di ricominciare a pensare alla propria spiritualità dopo un periodo che ci ha messo alla prova.
Si inizia il 19 giugno, festività del Sacro Cuore dalle 20:30 alle 22:00. Si prosegue il primo venerdì di luglio, agosto e settembre, sempre alla stessa ora. Per le donne che non hanno potuto vivere il loro rito mensile durante i mesi passati l’Eremo propone un ritiro il 19 giugno dalle 9:30 alle 12:00 con possibilità di fermarsi anche a pranzo.
Riprendono inoltre i corsi di esercizi spirituali.
“In particolare per sacerdoti, ma anche per religiosi/e e laici, con la sapiente guida di mons. Luciano Monari, Vescovo emerito di Brescia, dalla sera del 21 giugno fino a venerdì 26. Si prosegue con il corso di esercizi spirituali per tutti, con la simpatica guida di don Dario Vitali, originario di Edolo, docente di Ecclesiologia alla Gregoriana, da martedì 30 giugno fino a sabato 4 luglio” elenca don Tino spiegando: “Non si tratta solo di aprire le porte, ma di portare linfa nuova a ciò che facciamo”.
Per l’Eremo questi incontri sono ossigeno in tutti i sensi, dopo le lunghe settimane di fermo:
“Quelli che sono esperti nella conduzione di una casa possono immaginare come sta il nostro complesso, senza un euro di entrata per mesi. Ho un po’ di preoccupazione sul futuro dell’Eremo. Se qualcuno ci può aiutare sotto questo aspetto sia benedetto. So che tutti ne hanno bisogno, ma anche noi ci uniamo in questa schiera di povertà” riferisce don Tino, non senza rammarico.
“Incominciare ad agire è sicuramente un motivo per tirarsi su. Le regole ci sono, bisogna osservarle e speriamo di avere la collaborazione di tutti quanti verranno all’Eremo. Non è però sufficiente incontrarci: anche con le distanze dobbiamo iniziare ad essere persone nuove, uno per l’altro, affinché questa dura prova possa diventare occasione per una vera conversione di atteggiamento. Non aspettiamo che tutti cambino, incominciamo a cambiare noi”, esorta il direttore dell’Eremo.
Per le adesioni alle iniziative c’è la mail: info@eremodeisantipietroepaolo.it oppure il telefono della casa: 0364 40081 o il cellulare del direttore: 3356744721. All’arrivo ognuno compilerà un’autocertificazione circa le proprie condizioni di salute senza sospetti di Coronavirus.