Botta e risposta a Breno tra i genitori degli studenti del liceo Golgi ed Alessandro Papale, dirigente scolastico dell’istituto. Nei giorni scorsi un gruppo di genitori aveva denunciato pubblicamente una serie di disagi all’interno della scuola, a cominciare dalla decisione di applicare la didattica a distanza in numerose classi.

Il preside ricorda di aver semplicemente applicato una nota dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, che prevede la Dad per tutta la classe se tre alunni sono risultati positivi, a prescindere dai contatti che possano esserci o non esserci stati durante le vacanze natalizie.

Ma Papale deve anche ribattere ad alcune accuse che i genitori hanno avanzato in merito alla gestione generica del liceo: dalle aule troppo strette per classi troppo numerose, alla mancanza di spazi adeguati per consentire agli studenti di consumare il pranzo in sicurezza fino alla scelta di applicare la settimana corta, nella cui decisione non sarebbero state coinvolte le famiglie, con conseguenti disagi soprattutto per gli studenti del liceo artistico.

Su quest’ultimo aspetto, Papale ricorda un’indagine effettuata su tutte le classi terze, da cui era emerso che il 67% degli alunni ed il 62% delle famiglie si erano detti favorevoli. Il preside respinge le accuse di non ascoltare abbastanza le famiglie e difende il proprio personale ed il “grande lavoro che sta svolgendo in questi difficili mesi segnati dalla pandemia”.

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