Centinaia di tonnellate di tronchi sono stati trascinati dal fiume Oglio fino al lago d’Iseo nel fine settimana. Il corso d’acqua in alta Valle si era particolarmente ingrossato venerdì, in seguito alle precipitazioni record in poche ore.
Secondo il Consorzio dell’Oglio, sabato gli afflussi di acqua al Sebino hanno segnato un nuovo record: 247,8 metri cubi al secondo; il record precedente, riferito alla stessa giornata dell’anno, risaliva al 21 ottobre 2019, quando erano stati raggiunti i 195 metri cubi di acqua al secondo. Di conseguenza il Sebino in un giorno è risalito di otto centimetri, prima di ricominciare a calare.
Oltre all’acqua, tra Lovere, Castro e Riva di Solto e, dall’altra, verso Pisogne, fango, ramaglie e tutto ciò che è stato trasportato a valle dalla forza del fiume ha reso il lago molto sporco. Anche se nel giro di poche ore le correnti hanno disciolto il fango e il Sebino è tornato al suo solito aspetto, per rimuovere i pericolosi rami e tronchi galleggianti sono dovuti intervenire i battelli spazzino della società Manutenzione e Promozione Laghi (Mpl), controllata dall’Autorità di bacino dei laghi di Iseo Endine e Moro.
Un lavoro impegnativo, che continua e che non ha ancora permesso di quantificare le tonnellate di tronchi, ramaglie e detriti raccolte. Tutto il materiale recuperato viene portato a Pizzo per essere triturato e portato in discarica a Chiari, con una spesa non indifferente. Si tratta però di legname che non interessa a nessuno, perché misto a rifiuti e detriti.