Ultimo giorno in zona rossa per la Lombardia: da domenica si passa a zona arancione. Una decisione arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo una settimana di restrizioni massime per la nostra regione. E a quanto pare queste restrizioni non erano necessarie: mercoledì 20 gennaio la Regione ha inviato l’aggiornamento della situazione epidemiologica nel quale era indicata una rettifica dei dati relativi alla settimana 4-10 gennaio.

Una correzione che ha ridotto in modo significativo il numero di casi che hanno i criteri per essere confermati come sintomatici e, pertanto, inclusi nel calcolo Rt, che è stato ridimensionato da 1,4 a 0,88. Secondo il Pirellone, però, quel numero è frutto di una sovrastima da parte dell’Iss dovuta ad un errore di valutazione.

Insomma, mentre il rimpallo di responsabilità da Milano a Roma e viceversa prosegue, c’erano migliaia di studenti, dalla seconda media in su, in didattica a distanza, e una moltitudine di saracinesche abbassate.

Dal 23 gennaio, con un’ordinanza ministeriale delle prossime ore, la Lombardia tornerà di nuovo arancione. C’è attesa per la riabilitazione della didattica in presenza: al 100% per le seconde e le terze medie e tra il 50 e il 75% per gli alunni delle scuole superiori.

Intanto la Vallecamonica presenta dati stabili, con Ats che aggiorna il report giornaliero con 25 nuovi casi e 32 nuovi guariti. Ancora alto il numero provinciale: 360 casi venerdì nel bresciano.

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