Da questa domenica è scattato il tanto sospirato passaggio a zona gialla della Lombardia, dopo che la nostra regione era stata dapprima in zona rossa – dal 6 novembre, provocando il malcontento di cittadini e sindaci del territorio bresciano, in tempi in cui la seconda ondata vedeva Milano con numeri di contagi molto più alti di Brescia – e poi arancione.

Nel giorno di Santa Lucia il cambio sarà significativo, se si pensa che sono sempre consentiti gli spostamenti (dalle 5:00 alle 22:00) tra comuni, all’interno della propria regione e verso altre regioni in zona gialla.

Vietati anche in zona gialla gli spostamenti in altre regioni nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, così come saranno vietati gli spostamenti dalle ore 22:00 del 31 dicembre alle ore 7:00 del 1° gennaio. Da definire le disposizioni sugli spostamenti del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio. È sempre consentito il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. Il passaggio alla zona gialla consente di fatto anche lo spostamento verso le seconde case, purché si trovino in un comune dell’area gialla.

Riaprono i luoghi della ristorazione, vale a dire bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, agriturismi…, dalle 5:00 del mattino fino alle 18:00. L’asporto è sempre consentito fino alle 22:00 e la consegna a domicilio rimane senza restrizioni.

Rimane la chiusura, nei giorni festivi e prefestivi, di Centri commerciali e strutture assimilabili, tranne che farmacie, parafarmacie, generi alimentari, edicole e tabacchi. Fino al 6 gennaio i negozi al dettaglio possono prolungare l’orario di apertura fino alle 21:00.

I fedeli potranno partecipare alle messe, ai funerali e a celebrazioni penitenziali e di preghiera in genere anche fuori dalla propria parrocchia senza necessità di autocertificazione.

Sarà consentito svolgere attività sportiva anche al di fuori del proprio comune di residenza. Restano chiuse piscine, palestre , oltre che teatri e cinema. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico e saracinesche giù anche per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine, ferme anche nei bar e nelle tabaccherie.

L’appello alla prudenza arriva comunque da più parti: indossare la mascherina e disinfettare le mani, non creare assembramenti e proteggere le persone più fragili dal rischio di contagio, fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi nelle proprie abitazioni. Accortezze che non devono venire meno, soprattutto se si guardano i numeri dei nuovi positivi: in Lombardia sabato sono stati 2.736, di cui ben 493 nuovi casi nel bresciano, seconda provincia appena dopo quella di Milano.

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