L’ospedale di Lovere è a rischio? E’ quello che ci si sta domandando nel Comune dell’Alto Sebino, dopo la decisione da parte dell’Asst Bergamo Est di ridurre il reparto di Urologia a Struttura Semplice, spostando la Struttura Complessa al nosocomio di Seriate.
A riaccendere i riflettori sulla questione, già al centro di alcuni timori in passato, è stata un’interpellanza presentata dal gruppo di opposizione L’Ago di Lovere durante l’ultimo Consiglio Comunale. Stando alle parole di Gianluigi Conti, capogruppo di minoranza, la decisione di ridimensionare il reparto loverese sarebbe stata presa in pochi minuti durante una riunione dedicata all’illustrazione del Piano di organizzazione aziendale strategico.
“Ridurre i servizi”, ha commentato Conti, “vuol dire impoverire le nostra comunità e di fronte a un invecchiamento della popolazione non possiamo rinunciare a un ospedale che sia funzionale e pienamente operativo”.
La notizia è stata commentata anche da Claudia Taccolini, prima cittadina di Lovere, che ha ricordato che poco dopo il suo insediamento ha incontrato i vertici dell’azienda sanitaria per evidenziare le preoccupazioni circa il futuro dell’ospedale. La vicenda legata ad Urologia è solo l’ultima di una serie: con le liste d’attesa che non diminuiscono, la carenza del personale e le promesse dell’installazione di un impianto di climatizzazione che vanno avanti da anni, la preoccupazione è più che legittima.
Mentre Taccolini chiede un “confronto continuo” con l’Asst, questa replica sottolineando “la centralità del presidio ospedaliero loverese, riferimento per tutto il territorio dell’Alto Sebino”. Per quanto riguarda Urologia, “la rimodulazione della struttura”, dicono dall’azienda sanitaria, “ribadisce la convinzione assoluta di proseguire con l’attività, impiegando il presidio di Seriate negli interventi più complessi”.