All’alba di lunedì è scattato il blitz dei carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Breno: arresti e perquisizioni sia in Vallecamonica che nella Bassa bresciana per dare esecuzione all’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 23 persone – 20 italiane e 3 straniere – per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione ha consentito di assicurare alla giustizia i componenti di un gruppo criminale, dedito allo smercio di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana), destinati a rifornire le piazze di spaccio dell’intera Vallecamonica.
A coordinare l’indagine, denominata “Lucignolo”, la Procura della Repubblica di Brescia e i pm Donato Greco ed Erika Battaglia: dopo la morte per overdose, nel novembre del 2018, di un 47enne di Braone, i militari sono riusciti a risalire al fornitore che aveva venduto all’uomo la dose letale. Si tratta di un pusher di 45 anni di Ceto, che, è poi emerso dalle indagini, con la cessione di eroina aveva causato anche il decesso di un 52enne di Ono San Pietro alcuni mesi dopo.
Partendo dal 45enne sono stati inoltre identificati altri pusher che rifornivano la droga in zona, fino a risalire ai fornitori, un 81enne e una 74enne marito e moglie di Provaglio d’Iseo, ora ai domiciliari.
Nel complesso, in seguito all’operazione dei carabinieri otto indagati sono finiti in carcere, dodici agli arresti domiciliari e nei confronti di tre persone è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.