(articolo redatto in collaborazione con Alessia Prudenza e Indira Prandini)

In onore della nomina di Brescia e Bergamo come capitali della cultura dell’anno 2023, l’opera di Franca Ghitti (1932-2012) “L’Ultima Cena” è stata esposta nel Museo Diocesano di Brescia in una sala antistante il refettorio, ripristinata recentemente grazie al supporto della Fondazione Tassara di Breno.

Questa però non sarà la sua collocazione definitiva: a giugno infatti l’opera verrà trasferita nelle sale del Museo monografico dedicato prettamente all’artista camuna originaria di Erbanno, che aprirà a Darfo. Proprio nella frazione darfense l’installazione venne allestita per la prima volta nel giugno 2010, in collaborazione con il Distretto Culturale di Vallecamonica.

L’Ultima Cena riprende un dipinto del 1963 in cui Ghitti aveva raffigurato il Cenacolo e lo ha poi rielaborato alla luce delle sue ultime ricerche spaziali, inglobandolo in un’installazione. L’opera non comprende solo il dipinto come scena di convivialità, bensì anche 12 cucchiai di metallo allineati, delle forme di pane e delle coppe metalliche contenenti diversi materiali. Si può quindi notare una ricorrenza di motivi geometrici, di ritmo e materialismo che si scontrano con l’umanità e la spontaneità della scena rappresentata (legata all’interesse antropologico dell’artista).

Dal 20 dicembre l’opera di Franca Ghitti e il Museo Diocesano si possono visitare tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Aperture natalizie: sabato 24 dicembre (10:00 – 12:00); domenica 25 dicembre: chiuso; sabato 31 dicembre (10:00- 12:00); domenica 1° gennaio: chiuso; venerdì 6 gennaio: 10-12 e 15-18.

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