La chiesa parrocchiale di Esine era gremita, venerdì pomeriggio, giorno in cui la comunità esinese ha dato l’ultimo saluto al piccolo Evan, il bambino di soli 4 anni che lunedì è venuto improvvisamente a mancare. Quello che sembrava essere un malore passeggero è stato fatale per il bambino, che lascia nel dolore mamma Glenda, papà Andrea e i cinque fratelli, ma anche tutto un paese, ancora incredulo per quanto accaduto.

Un’incredulità che è trapelata anche dalle parole dell’omelia pronunciata da don Guido Menolfi, ascoltata con attenzione da una folla di persone giunte in chiesa per dimostrare la propria vicinanza alla famiglia: “Un bambino non può morire a quattro anni”, sono state le parole del parroco, che ha chiesto ad Evan di guidare mamma e papà affinché possano ritrovare la pace. Accanto alla famiglia, dicevamo, numerose persone: tra queste, anche i ragazzi dell’Asd Valgrigna, dove il papà Andrea allena una squadra giovanile.

Presenti anche gli stendardi dell’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi: i genitori hanno autorizzato l’espianto delle cornee del figlio affinché possano tornare a dare luce alla vita di un altro bambino. Al termine della cerimonia, centinaia di palloncini gialli e bianchi sono stati lanciati verso il cielo.

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