È Manlio Milani, Presidente dell’associazione familiari caduti di Piazza Loggia e della Casa della Memoria di Brescia, il vincitore del XIII premio “Mites terram possident”.

Il premio,  istituito dal comune di Malegno, dalla parrocchia S. Andrea apostolo di Malegno,  sostenuto dal consorzio BIM e dalla Comunità Montana di Vallecamonica, ha  lo scopo di riprendere e riattualizzare il messaggio universalistico che i padri fondatori della comunità malegnese hanno voluto imprimere nei vecchi portali, nello stemma e nel motto del Comune, assegnato ogni anno a persone, associazioni, istituti, organizzazioni particolarmente distintesi per l’impegno in progetti e azioni di solidarietà e pace o in atti concreti di generosità e bontà umana, a livello mondiale, nazionale, locale; e nei quali si ravvisi quel carattere di mitezza così prezioso e difficile da individuare.

Il premio è stato assegnato in una sala consiliare stracolma di persone, in una serata impreziosita dagli interventi del chitarrista William Landrini, presentata da Giò Moscardi alla presenza della Vicepresidente di della Comunità Montana Simona Ferrarini, del Parroco don Giuseppe Stefini e del Consiglio Comunale di Malegno.

La scelta della commissione è caduta su Manlio Milani con  la seguente motivazione: avere trasformato una lacerante sofferenza personale in un esempio di mite e democratica ricerca della verità, della giustizia e della riconciliazione.

La commissione ha optato per istituire un riconoscimento speciale ad uno dei candidati, Martino Mensi di Borno, per il suo mite impegno di condivisione delle proprie competenze artigianali presso il laboratorio del Centro Socio Educativo della Cooperativa Arcobaleno di Breno.

Il Sindaco Paolo Erba, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come il Premio Mites, quest’anno, abbia travalicato i confini camuni, con una scelta coraggiosa a favore di un “eroe mite” dei nostri tempi, che con tenacia e costanza, ha ottenuto verità e giustizia. Una persona che incarna nelle azioni i valori di tutela e rispetto della democrazia e ha fatto della riconciliazione un cardine delle proprie azioni sociali.

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