Sono dodici in tutto le persone iscritte nel registro degli indagati per l’inchiesta aperta dalla Procura per accertare eventuali responsabilità nella morte di Mauro Firmo, 57 anni, e il ferimento di Davide Foroni, avvenuti sabato durante le prove della Malegno-Borno.
Coinvolti nell’inchiesta sia gli organizzatori dell’Aci che gli addetti alla sicurezza del tracciato, includendo il pilota della vettura, il camuno Cristian Furloni.
Il sostituto procuratore Paolo Mandurino ha nominato un perito, l’ingegner Massimo Bardazza. Il tecnico dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente, valutare le condizioni dell’auto, le condizioni di sicurezza in cui lavoravano i commissari di percorso.
Nella materia della consulenza rientrerà anche la verifica presentata dall’Ispettore della sicurezza che ha decretato l’agibilità finale del percorso prima dell’avvio delle prove di sabato, in collaborazione con la direzione di gara.
L’organizzazione tiene a precisare di aver applicato tutte le osservazioni presentate nel 2016 dagli ispettori nazionali, ampliando le misure di sicurezza indicate perché la cronoscalata potesse soddisfare tutti i requisiti necessari per essere inserita nel calendario del Campionato di velocità in montagna, con la validità Fia dell’International Hill Climb Cup.
La volontà dell’Ac Brescia è quella di tornare in Vallecamonica e riproporre la gara annullata già a settembre.