Il progetto delle “panchine dei diritti” iniziato a Malegno l’autunno scorso prosegue grazie all’impegno dell’associazione “Malegno ci appartiene”. Ogni panchina, nelle intenzioni dell’iniziativa, vuole rappresentare un sostegno ad una particolare causa: se la prima, di colore rosso, era dedicata al tema della violenza contro le donne, la seconda, di colore giallo, è invece, in ricordo di Giulio Regeni.
La sua presentazione è stata fatta non a caso lunedì scorso, 25 gennaio, a 5 anni esatti dalla scomparsa del ricercatore italiano 28enne mentre si trovava al Cairo, in Egitto, per lavorare ad una tesi di dottorato. Nove giorni dopo, il 3 febbraio, il suo corpo -con evidenti segni di torture- fu ritrovato senza vita ai bordi di una strada.
Ad oggi, non è ancora stata fatta chiarezza su quanto accaduto né sono stati individuati i responsabili. Da qui, la decisione del Comune di tenere alta l’attenzione dedicando a Regeni la panchina. “Anche da Malegno arriva forte la richiesta di verità e giustizia per la morte di Giulio”, dicono dal Comune, “sostenere questa iniziativa è un atto voluto e dovuto”.
Sulla panchina, inoltre, è stata posta una targa con una frase di Martin Luther King che recita “No, non siamo ancora soddisfatti e non lo saremo finchè la giustizia non scorrerà come l’acqua ed il diritto come un fiume possente”. Le panchine dei diritti andranno a formare un percorso ideale lungo il Comune: la prossima, dice Paolo Erba, sindaco di Malegno, sarà dedicata ai diritti dei bambini.