Si chiama Macil, che nella lingua gaì vuol dire “ragazzo pastore”, il nuovo Centro per l’itineranza e la lana che avrà sede a Palazzo Martinengo a Malonno e che viene inaugurato oggi, alle ore 18:30. Un’iniziativa il cui obiettivo è chiaro: mantenere le tradizioni della pastorizia di montagna e dare vita al progetto “La lingua transumante”.

Il Macil permetterà infatti di raccogliere le testimonianze delle famiglie dei pastori, ma anche di conservare la ricerca storico-antropologica e linguistica del gaì. All’interno del centro, inoltre, ci sarà spazio anche per l’arte contemporanea e la collaborazione con alcune associazioni locali attive da tempo nella valorizzazione della cultura pastorizia, come Coda di Lana (artefice del progetto con il Comune e l’Ats della Montagna), i Pastori Lombardi ed El Teler. L’iniziativa ha già dato i suoi frutti, grazie alla realizzazione di un magazzino di stoccaggio della lana tosata, che potrà essere riutilizzata.

Il Centro sarà presentato con tre eventi, da oggi a domenica, sotto il nome de “Le serate del Macil”: alle ore 18:30 di oggi l’inaugurazione alla presenza di Giovanni Ghirardi, sindaco di Malonno, e di Attilio Cristini, Presidente del Distretto Culturale di Vallecamonica ed a seguire la presentazione dei Quaderni del Macil, la proiezione del documentario “Sentieri del mondo” e la presentazione del quaderno “Volevamo andar vagando e pascolando”; domani dalla stessa ora sarà presentata l’attività di Coda di Lana e la ricerca storica sulla Via della lana a cura di Alberto Bianchi; domenica si chiuderà con il progetto “La lingua dominante” e con l’incontro “Si parla in gaì”. Previste anche delle visite guidate, su prenotazione, al Palazzo Martinengo, al torrente Re ed alle Torri.

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