Malonno attende l’arrivo del commissario prefettizio.
Il sindaco Stefano Gelmi, non ha revocato le dimissioni presentate il 28 novembre, giorno in cui risultava iscritto sul registro degli indagati per turbativa d’asta.
Il commissariamento di Malonno non è una novità: è la seconda volta in meno di sette anni. Sarà così fino alle elezioni che probabilmente saranno fissate in primavera.
Il segretario comunale ha eseguito tutte le pratiche stabilite dalla legge, trasmettendo gli atti al viceprefetto vicario Salvatore Pasquariello.
A far scattare le indagini che hanno coinvolto Gelmi sarebbe stata la denuncia di un impresario la cui azienda era esclusa o perdeva regolarmente le gare alle quali partecipava, pare a causa di maneggi e addirittura di intimidazioni messe in atto da un ristretto cartello di imprese concorrenti.
Una tesi al vaglio del pm e dei carabinieri coordinati dal maresciallo maggiore Rosario Fazio, comandate della stazione di Edolo, e dal maresciallo capo Devis Kaswalder del radiomobile di Breno.