E’ stata sì un’occasione di festa, ma la fiera di San Gallo, che è tornata a tenersi a Malonno –dopo lo stop dell’anno scorso causa pandemia- a metà ottobre è servita anche ai lavoratori del settore della zootecnia di confrontarsi su una situazione attuale che, a detta di tutti, è decisamente difficile.

Come spiega al Bresciaoggi Gianmario Ghirardi, assessore all’Agricoltura del Comune di Malonno ed allevatore, sono numerosi gli ostacoli che stanno incontrando coloro che vogliono portare avanti questo lavoro: a cominciare dai costi in aumento di materie prime come mais e soia, per non parlare della bassissima renumerazione del latte, che ad oggi è pagato 36 centesimi. A questo si aggiungano i danni causati dai cinghiali, per cui si fa fatica ad ottenere dei rimborsi.

Nonostante questo, però, a Malonno si guarda al futuro con ottimismo, grazie anche alla decisione di due giovani di aprire due stalle, dimostrando passione ed impegno. Il Comune, da parte sua, cerca come può di stare accanto al settore, garantendo, ad esempio, lo svolgimento di questa rassegna, che si tiene dall’ormai lontano 1949.

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