Reati di produzione, traffico, detenzione e spaccio di cocaina e marijuana: sono quelli contestati alle dodici persone (undici italiani ed un tunisino) per cui la Procura di Brescia ha dato l’esecuzione di applicazione di misure cautelari, a seguito della maxi operazione denominata “Montecampione” e portata avanti dai carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, tra cui quelli della Compagnia di Breno, lungo la Vallecamonica ed il Sebino.
Un primo colpo al gruppo criminale –che nel corso del primo lockdown aveva dato via ad una redditizia attività illecita di spaccio- era stato inferto nell’agosto scorso, quando i militari avevano arrestato sette persone in flagranza di reato e sequestrato quattro serre di marijuana e quasi cinque chilogrammi di erba: tra gli arrestati c’erano anche i componenti di un nucleo familiare residente a Pian Camuno, composta da un 48enne, la sua compagna ed i due figli di quest’ultima.
Gli arresti avevano fermato la trattativa che gli indagati stavano portando avanti per far giungere la droga dalla Spagna a prezzi più vantaggiosi. Questo, però, non aveva fermato la loro attività illecita, proseguita fino a ieri mattina, quando sono stati raggiunti dai provvedimenti.
Oltre alle persone già fermate ad agosto, sono finiti ai domiciliari un 40enne di Borno, un 28enne di Esine, una 60enne di Artogne ed un 20enne di Piancogno; arrestati, invece, un 21enne di Chiuduno e due 19enni, una di Casazza ed una di Sovere. Durante le indagini, i carabinieri sono riusciti anche ad individuare i clienti, tra cui anche alcuni giovani poco più che maggiorenni.