Il 9 settembre a Palazzo Broletto a Brescia si svolgerà, alla presenza del prefetto Attilio Visconti, la cerimonia per la consegna delle Medaglie d’onore concesse cittadini italiani militari e civili che nell’ultimo conflitto mondiale furono deportati e internati nei lager nazisti. Come di consueto, nel caso che il diretto beneficiario sia deceduto, il riconoscimento andrà ritirato dal familiare più stretto.
Questa importante cerimonia vedrà ancora in prima fila la sezione di Vallecamonica dell’Associazione Nazionale ex internati (Anei) che, grazie a un costante certosino lavoro di ricerca archivistica, è riuscita a fare ottenere questo riconoscimento a ben 32 ex internati camuni sui 43 bresciani che saranno insigniti in questa occasione.
Il direttivo dell’associazione, ricostituita nel 2017 in Vallecamonica dopo decenni di silenzio, dichiara a tal proposito: “Questa è un’occasione per far riemergere dall’oblio una delle più significative pagine della nostra recente storia, che dovrebbe diventare un momento di riflessione collettiva: dopo l’8 Settembre 1943 più di 2200 militari camuni furono deportati nei lager nazisti.
“Ci auguriamo che i familiari degli ex internati non abbiano dimenticato le loro sofferenze le sofferenze dei loro progenitori e che si impegnino a richiedere l’ottenimento della medaglia d’onore per i loro congiunti” aggiunge il direttivo Anei camuno sottolineando che alla cerimonia saranno presenti anche i sindaci dei rispettivi Comuni di residenza degli ex internati, tra i quali saranno insigniti della Medaglia d’onore anche due viventi: Antonio Gheza di Piancogno, classe 1922, e Antonio Rossi, di Pontedilegno, classe 1923. I due risultano tra gli ultimi nove ex internati attualmente ancora in vita in Valle.
Gli altri premi verranno ritirati dai familiari e andranno: uno ad Artogne, tre a Berzo Demo, uno a Bienno, uno a Borno, uno a Breno, due a Cerveno, cinque a Cividate Camuno, due a Corteno Golgi, uno a Darfo, tre a Esine, due a Niardo, quattro a Ossimo, uno a Sonico e due a Vezza d’Oglio.
