Firmato giovedì mattina a Palazzo Chigi il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Presenti il Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il protocollo entrerà in vigore da lunedì 18 maggio 2020, e domenica 24, giorno dell’Ascensione, si terrà la prima messa festiva della Fase 2. Si portranno ricominciare a celebrare anche battesimi e matrimoni, mentre i funerali si stanno già celebrando con il popolo dal 4 maggio.

Mascherine per i fedeli durante l’intera celebrazione e per il sacerdote al momento della Comunione, porte differenziate per entrare e uscire dalla chiesa, dispenser con i gel igienizzanti, distanza tra i fedeli di almeno un metro laterale e frontale: queste alcune delle disposizioni che ogni parrocchia dovrà osservare.

Considerata la complessità per le parrocchie di dotarsi di strumenti per la rilevazione della temperatura corporea, la Cei ha confermato nei giorni scorsi che, anche in seguito a un incontro con il Comitato tecnico-scientifico, termoscanner e termometri digitali non sono più richiesti all’ingresso delle chiese. Tuttavia, i fedeli sono chiamati a porre la massima responsabilità per non esporre se stessi e altri a eventuali contagi.

Potrà partecipare un numero di persone che garantisca le distanze, dunque si valuterà in base alla capienza della chiesa. Il protocollo invita a prediligere le celebrazioni all’aperto, se possibile, a moltiplicare le celebrazioni per evitare assembramenti, e comunque a ricordare che c’è la dispensa dal precetto festivo per ragioni di salute ed età.

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