Risale ai mesi estivi la protesta del Comune di Piancogno relativa al passaggio dal centro abitato di Cogno e Piamborno dei trasporti eccezionali, dirottati sulla ex statale dal 2017, ovvero da quando il cavalcavia che dalla superstrada porta alla zona industriale di Cividate ha scaricato calcinacci sulla sottostante ciclabile ed è stato interdetto ai mezzi superiori alle 100 tonnellate.

I grossi camion, dirottati di notte sulla provinciale che attraversa i paesi, col tempo, hanno causato danni ai sottoservizi, con conseguenti onerosi interventi di sistemazione.

Qualcosa si è mosso in seguito alla protesta del Comune a guida leghista, perché la Provincia, a inizio settembre, ha affidato a Centro Padane la verifica strutturale e di idoneità statica e il progetto di fattibilità per l’adeguamento del ponte. Dai primi rilievi pare che potrebbe bastare un intervento di consolidamento, che è atteso da ben due anni.

Quanto alla provinciale che attraversa Piancogno, il presidente della Provincia ha fatto sapere che nel 2020 sarà sottoscritto un accordo di programma per definire gli impegni viabilistici e finanziari.

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