“Resta monitorato in terapia intensiva ma le sue condizioni sono in netto miglioramento”. Con questa comunicazione di poche righe il Comando provinciale di Brescia dei Vigili del fuoco ha aggiornato stamattina circa le condizioni del collega 43enne attivo come permanente nel distaccamento di Darfo, che domenica è rimasto ferito gravemente a Borno, mentre stava lavorando allo spegnimento dell’incendio di un cascinale: il muro della parte posteriore della struttura ha ceduto cadendogli addosso. Subito trasportato al Civile di Brescia, ha riportato un trauma toracico e la frattura del bacino. Dopo un’operazione d’urgenza e l’intera giornata di lunedì sotto osservazione, anche se rimane ricoverato nel reparto di rianimazione, è stato dichiarato fuori pericolo e ha risposto bene agli stimoli dei medici.
Intanto i Vigili del fuoco di Darfo continuano il lavoro di spegnimento dei focolai e la bonifica dell’incendio. Nella giornata di ieri è sopraggiunto a Borno un funzionario dal comando di Brescia, per ispezionare il luogo dell’incendio e decidere quali azioni intraprendere. Sul posto per facilitare le operazioni sono giunti anche degli escavatori. La Procura di Brescia ha chiesto una relazione dettagliata dell’accaduto da parte dei Vigili del fuoco, per escludere eventuali profili di reato. Ma con tutta probabilità il rogo è stato causato da un cortocircuito.
I danni sono ingenti: le fiamme si sono propagate in fretta nelle 500 balle di fieno stoccate al piano superiore della fattoria, che in quel momento ospitava alcuni maiali e alcuni bovini, tutti tratti in salvo. Distrutta invece la stalla, con il tetto in legno, e i macchinari che si trovavano dietro lo stabile. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, insieme a quello di altri mezzi messi a disposizione dagli agricoltori del paese, ha però consentito di risparmiare l’abitazione posta a fianco dell’edificio agricolo, gestito dalla famiglia Gheza. Enorme la dimostrazione di solidarietà nei suoi confronti.