Concluse a fine settembre le operazioni di recupero dal lago d’Iseo del materiale galleggiante – alghe e legname – da parte della società MPL e dei suoi “battelli spazzini” al lavoro nelle aree del basso lago e della foce del fiume Oglio tra Costa Volpino e Pisogne.
Un’attività annuale, quella coordinata dall’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro: il bilancio parla di 1.028 tonnellate di alghe (147 tonnellate in più rispetto al 2020) e di 540 tonnellate di legname (meno della metà se il dato viene confrontato con quello relativo allo scorso anno), recuperate e successivamente trasportate e conferite in un’azienda bresciana per lo stoccaggio e lo smaltimento.
“Ancora una volta – ha ribadito Alessio Rinaldi, Presidente dell’Autorità di Bacino – devo ringraziare la società MPL per il costante lavoro sul lago, al fine di risolvere i vari problemi derivanti dalla presenza del materiale in acqua, non ultimo il pericolo per la navigazione dei battelli e delle imbarcazioni di pescatori e turisti”.
“I cambiamenti climatici in atto in questi anni – ha continuato Rinaldi – con temporali violenti ed improvvisi, e le temperature in rialzo dalla media stagionale estiva, ci obbligano a tenere sempre più sotto osservazione la situazione”. Le attività di recupero, trasporto e smaltimento del materiale prevedono ogni anno l’investimento di 450mila euro, suddiviso in parti uguali tra le due provincie interessate e l’Autorità di Bacino.
Grazie ad una convenzione con la Provincia di Brescia, che ha ottenuto un contributo di 1 milione di euro dalla Regione Lombardia, a breve l’Autorità di Bacino potrà mettere a disposizione del lago altri mezzi.