Nuovo e importante Piano di interventi strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2023-2025. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, ha infatti approvato una delibera per un finanziamento complessivo da parte di Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente di circa 48 milioni di euro.

Tra le opere previste sul territorio lombardo, 43 in tutto, più due progettazioni, ce ne sono un paio che riguardano la Vallecamonica. In alta Valle si finanziano con 1,7 milioni di euro gli interventi di stabilizzazione del versante sinistro della Valle di Vallaro e consolidamento dell’alveo del torrente Vallaro, di Stadolina di Vione. Un’area soggetta a dissesto che, ogni volta che si verificano precipitazioni intense, scarica massi e terra.

In particolare la forte perturbazione transitata in alta Valle a fine luglio ha dimostrato che gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico sono necessari. Già nel 2020, dopo l’importante colata che dal torrente Vallaro si era riversata nel letto del fiume, venne costituito un manufatto di massi ideato per deviare eventuali nuovi fenomeni verso i prati. Ora il consistente finanziamento consentirà di mettere maggiormente in sicurezza la zona.

L’altro stanziamento regionale andrà al Comune di Cedegolo, per finanziare gli interventi urgenti alla Valle dei Frati: 96mila euro per far fronte al rischio idrogeologico con il quale il corso d’acqua di montagna in territorio di Grevo ha dovuto fare i conti quest’estate in seguito all’ondata di maltempo.

“L’ondata di maltempo che ha investito la Lombardia nelle scorse settimane – afferma l’assessore Comazzi – evidenzia, ancora una volta, come il tema del dissesto idrogeologico sia sempre più centrale nella gestione del territorio. Il programma 2023-2025 di interventi per la difesa del suolo è quindi un importante passo avanti per la prevenzione e la sicurezza delle nostre aree a rischio”.

Gli interventi sono stati individuati in base alla loro priorità, molti andranno a risolvere situazioni locali, segnalate dai sindaci del territorio e verificate degli Uffici Territoriali Regionali. Altri, invece, sono azioni strutturali che derivano dalla pianificazione di bacino, come la realizzazione di nuove vasche di laminazione, che sono fondamentali per scongiurare i danni derivanti dalle alluvioni. “Sarà inoltre avviata la progettazione di interventi su interi corsi d’acqua – conclude l’assessore – tra cui il fiume Oglio, tra il Lago d’Iseo e il Po, a seguito degli studi di sottobacino, effettuati insieme all’Autorità di Bacino del Po e agli Enti territoriali, e al coinvolgimento di tutti i comuni interessati.

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