Un primo monitoraggio, volto a indagare sui residui industriali. Il Comando Provinciale di Bergamo dell’Arma, a seguito delle numerose testimonianze raccolte e del rinvenimento di un cadavere in un’auto a Tavernola, ha avviato la mappatura del lago d’Iseo, con la collaborazione dei Sub dell’Arma di Genova, che stanno impiegando il robot “Pluto” per le riprese sott’acqua, ma anche dei Carabinieri forestali e l’eventuale supporto degli uomini della Marina Militare de La Spezia.

L’ispezione è partita lunedì, dal Corno di Tavernola. Obiettivo: monitorare i fondali da vicino, per capire quali e quanti rifiuti inquinano il lago. Quattro uomini del nucleo carabinieri subacquei sono scesi in acqua per il primo monitoraggio.

Al termine dell’ispezione è stata accertata la presenza di un cumulo di resti di gomma alto circa 40 metri e largo 10, incastrato fra due speroni al largo di Tavernola. Alcuni campioni di tali rifiuti verranno analizzati per capire se è possibile risalire alle aziende che li hanno gettati nel lago. La campionatura dei residui industriali servirà inoltre a stabilire se si tratta di materiale pericoloso per la salute o la sicurezza e se conviene rimuovere i rifiuti o se invece avrebbe meno impatto lasciarli dove sono.

La perlustrazione del Sebino durerà diversi giorni, con ogni probabilità fino a giovedì prossimo. Gli inquirenti dovranno accertare anche la presenza – già segnalata – di carcasse d’auto e di residui bellici. Il robot e gli uomini del nucleo Subacquei indagheranno soprattutto nello specchio d’acqua fra Tavernola e Predore. Al termine dell’operazione i risultati dell’ispezione e dei campionamenti saranno portati sul tavolo della Prefettura di Bergamo per valutare, insieme ai Comuni interessati, ai tecnici e agli enti lacustri, qual è la “cura” migliore per il Sebino.

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