Recente scoperta a quota 1800 metri, in territorio di Artogne. Nelle vicinanze delle piste di Montecampione c’è un masso inciso con la figura di un orante. L’archeologo camuno Ausilio Priuli, interpellato da un giovane di Pezzaze, Massimo Piotti, ha attribuito la datazione all’età del bronzo.

L’archeologo ha subito parlato di un orante a braccia alzate con indicazioni di ermafroditismo, da ricondurre alla personalità sciamanica dell’orante e al mito della Madre Terra, o comunque a un essere superiore.

Quello che viene chiamato il Masso Campione poteva essere considerato all’epoca un luogo votivo propiziatorio legato alla protezione per allevamenti e pascoli. Ad avvalorare questa tesi il villaggio datato al primo millennio a.C., che viene identificato nella Conca del Bassinale, attorniato da terrazzamenti con resti di insediamenti preistorici di cui sono stati individuati oltre 40 siti legati tra loro la canalizzazione per l’acqua, sempre studiati da Priuli, anche per mezzo di fotografie satellitari e fatte col drone.

Nei giorni scorsi l’archeologo ha condotto sul luogo dei ritrovamenti il sindaco di Artogne, Barbara Boncelli, che sta pensando alla valorizzazione ai fini turistici dell’intera zona montana.

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