Le conseguenze della chiusura degli impianti sciistici da marzo 2020 ad oggi continuano a farsi sentire. Anche a Montecampione, dove Ski Area ha da poco annunciato che per il mese di agosto non sarà messa in funzione la seggiovia Corniolo, che solitamente porta a quota tutti coloro che vogliono godere del panorama senza fatica.
“Ci siamo impegnati fino all’ultimo”, dicono i gestori degli impianti sui social network, “per trovare una soluzione, ma abbiamo dovuto alla fine arrenderci di fronte alle perduranti incertezze che gravano su attività come gli impianti a fune”.
Incertezze che sono inevitabilmente collegate ai famigerati ristori, tanto promessi dal Governo nei mesi scorsi ma che, ad oggi, non sono ancora arrivati. L’ultima promessa risale a pochi giorni fa, quando la Commissione Europea ha approvato il pacchetto di misure pari a 430 milioni di euro per l’Italia, per compensare i danni subiti dalla chiusura di più di un anno. Fondi che saranno distribuiti tramite il metodo francese, ovvero calcolando il calo del fatturato tra le stagioni invernali del 2019 e del 2020, con l’assegnazione diretta dallo Stato alla singola società.
Differente il discorso per le scuole ed i maestri di sci, a cui la Regione ha destinato sei milioni di euro, di cui 4,6 ai maestri (suddivisi a seconda del reddito e per un massimo di 8mila euro) ed 1,4 alle scuole (con una quota fissa ed una variabile, per un massimo di 100mila euro).
Agli impianti ed ai loro gestori non resta che aspettare: “Continueremo a concentrare le nostre energie sulla manutenzione degli impianti”, dicono da Montecampione Ski Area, “perché siamo fiduciosi che, grazie anche alla campagna vaccinale in corso, nel prossimo inverno potremo finalmente tornare sugli sci”.
