Era originario di Darfo Boario Terme l’autotrasportatore che ha perso la vita venerdì sulla statale 42 al confine tra Endine Gaiano e Ranzanico. Si chiamava Angelo Zenoni e aveva 55 anni.

Ieri attorno alle 5,20 era partito dal piazzale della ditta di trasporti di Endine Gaiano per cui lavorava da qualche mese diretto verso Bergamo per una consegna di pellet e di casse d’acqua. Stava procedendo sulla statale, che conosceva benissimo, quando, dopo meno di 10 minuti dalla partenza, ha perso il controllo del camion. La parte sinistra del mezzo è scesa con le ruote nella scarpata a fianco della carreggiata.

Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, resosi conto dell’inconveniente Zenoni potrebbe aver sterzato di colpo, ma a quel punto il rimorchio si sarebbe messo di traverso sulla carreggiata, ribaltandosi, e sbattendo la cabina di guida dalla parte verso il lago. Quel che è certo è che per l’autista non c’è stato scampo, poiché è rimasto schiacciato nell’abitacolo. L’ambulanza dell’associazione Santa Maria Assunta di Pisogne ha raggiunto il luogo dell’incidente, ma il personale sanitario ha solo potuto constatare il decesso del 55enne camuno.

Nessun altro mezzo in transito è rimasto coinvolto e chi ha avvistato per primo il camion di traverso sulla statale ha lanciato l’allarme. Sul posto i Vigili del fuoco di Lovere, supportati poi dai colleghi di Clusone. Rinforzi anche da Brescia, che ha inviato una squadra con l’autogru. I pompieri hanno compiuto operazioni lunghe e delicate: solo alle 11:30 sono riusciti a sganciare il rimorchio dalla motrice, e attorno alle 13:30 il camion è stato raddrizzato e quindi rimosso dalla carreggiata. La strada è stata riaperta soltanto dopo le 14:30.

Nel frattempo la Procura ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura e la salma di Angelo Zenoni è stata ricomposta nella camera mortuaria del cimitero di Endine Gaiano, per poi essere trasferita nella sala del commiato di Corna di Darfo. Domenica alle 16 nella chiesa di Santa Maria a Darfo si terranno i funerali. Oltre alla compagna Lory con cui viveva da un paio d’anni a Ranzanico, il camionista lascia nel dolore anche la mamma Rosina e il fratello Silvio.

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