La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, al momento contro ignoti, per potere, eventualmente, attribuire le responsabilità della morte di Giulia Vangelisti, 20 anni, e Claudia Marioli, 19 anni.

Ora gli agenti della Polizia stradale di Darfo dovranno ricostruire e accertare la dinamica dello schianto che ha coinvolto due auto, l’Opel guidata da Giulia, su cui viaggiavano le vittime, e l’Audi, al cui volante si trovava un albanese di 38 anni, con a bordo una squadra di operai edili di ritorno a casa a Palazzolo dopo una settimana di lavoro a Livigno.

Fondamentali saranno le testimonianze di, chi attorno alle 22:30 di quel maledetto venerdì 29 maggio, viaggiava come loro all’altezza del chilometro 77 della Statale 42 in territorio di Esine, quando le due auto si sono scontrate frontalmente riducendosi a un ammasso di lamiere.

I rilievi, che si sono basati sulle posizioni dei mezzi dopo l’impatto, sono risultati incoerenti rispetto agli elementi raccolti sulla strada. Serviranno dunque ulteriori indagini, che coinvolgeranno anche i cinque feriti. Al momento però almeno due di loro si trovano in prognosi riservata al Civile di Brescia e al Niguarda di Milano. Anche gli altri sono in ospedale: due a Esine e uno in Poliambulanza.

Intanto, dopo il nullaosta della magistratura, lunedì alle 15:00 si terranno i funerali delle due amiche, per Giulia a Cividate Camuno, per Claudia a Esine.

Share This