Processo per la morte sul lavoro del 61enne di Montisola Amos Turla, avvenuta nel luglio 2019 alla Dolomite Franchi di Marone.

L’operaio rimase schiacciato tra due carrelli utilizzati lungo la linea di produzione per estrarre i mattoni dopo la cottura nella fornace.

Davanti ai giudici, il 2 dicembre prossimo, si dovranno presentare Alessandro Romano, direttore generale dell’azienda di Marone con delega in materia di salute e sicurezza sul lavoro, Paolo Gardini, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, Gianpietro Guerini, responsabile del reparto mattoni e masse speciali e Alexandro Bontempi, capoturno dello stabilimento.

A giudizio finisce anche la stessa Dolomite Franchi, per responsabilità amministrative, per non aver attuato efficacemente il modello di organizzazione e gestione aziendale per la prevenzione. Secondo la Procura non vennero approntati tutti i protocolli di sicurezza.

In tribunale ci saranno anche la moglie e la figlia del 61enne di Montisola, assistite dall’avvocato Aldo Bellitti e costituitesi parti civili.

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