Incatenarsi davanti all’azienda per cui si lavorava per avere risposte sul proprio futuro.

 

E’ quanto ha fatto Delia Bonomi, 53enne che, lunedì mattina, con un’amica si è incatenata davanti ai cancelli della ‘Nk Manifatture’ di Nadro di Ceto, chiusa ormai dal 2015. La Bonomi, vedova con figli a carico, chiede che le istituzioni non solo le diano una risposta, ma lavorino anche per risolvere il problema della disoccupazione in Valle.

A sostenere la donna, che ha iniziato anche lo sciopero della fame, numerosi sindaci, ma anche Christian Melotti, segretario generale della Filctem Cgil di Vallecamonica e Sebino e Carlo Massi della Flai Cgil. ‘Dopo i licenziamenti ci sono stati pochissimi sbocchi lavorativi a fronte dei 72 dipendenti rimasti a casa, in prevalenza donne, e anche un paio di opportunità di riconversione dello stabilimento non hanno avuto seguito’, ha detto al Bresciaoggi Meloni.

‘Punteremo sulla riapertura del tavolo istituzionale come nel 2015, allora con scarsissimi risultati, e più in là sul coinvolgimento della Regione per cercare nuovi imprenditori, sapendo che l’attuale proprietario si vorrebbe sbarazzare del capannone’.

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