Trenord dice, per ora, stop alle bici. Con una nota l’azienda che si occupa del trasporto ferroviario in Lombardia ha stabilito che sui propri convogli non potranno più essere caricate biciclette, ad eccezione di quelle pieghevoli, i monopattini ed i mezzi simili non ingombranti.

La decisione, fa sapere l’azienda, è maturata dopo aver constatato come numerosi rider, ovvero gli addetti alla consegna a domicilio, avrebbero preso d’assalto alcuni treni, impedendo il rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Dal momento che il personale non può verificare su tutti i convogli la presenza di massimo 5 biciclette consentita, si è preferito impedirne l’ingresso.

Trenord, però, fa anche sapere che a breve comunicherà i treni su cui sarà ammesso portare le bici: intanto, il disagio è stato creato anche là dove il turismo su due ruote è assai presente, come sulla linea Brescia-Iseo-Edolo. Proprio il fine settimana scorso, centinaia di ciclisti ed appassionati pronti a raggiungere in bici il lago d’Iseo sono rimasti invece a piedi in stazione.

Una decisione, secondo Dario Balotta di Legambiente, “in contrasto con le politiche di integrazione ferro-bici e di sviluppo della mobilità sostenibile sostenute anche dalla Regione e da Trenord”. Secondo Balotta, inoltre, la decisione sarebbe un pretesto per eliminare il servizio ed il riferimento all’assalto dei rider risalirebbe ad un giorno festivo, quindi in assenza di pendolari.

E mentre è nata una petizione online sostenuta da diverse associazioni e da pendolari che usano anche le due ruote, Marco Priuri, Amministratore Delegato di Trenord, garantisce di voler riportare le bici sui treni: tra le ipotesi quella di allestire dei depositi, di indicare orari e treni specifici o di consentire di salire con la propria bici solo a chi avrà prenotato online.

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