Il parlamentare camuno, di Nardo di Ceto, Giuseppe Donina, da 4 anni a Montecitorio, non è stato ricandidato. Leghista della prima ora, seguendo da giovanissimo le orme del padre, Donina ha sempre militato nel partito e nelle ultime elezioni politiche, quelle del 2018, era stato eletto con il voto proporzionale nella circoscrizione della Lombardia con Lega Salvini Premier.
Alla Camera è membro della IX Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, ma dal 25 settembre per lui non ci sarà più posto. “Lunedì sera sono stato avvisato del fatto che non ero in lista. Con il taglio dei parlamentari sapevamo già che non c’era posto per tutti, ma i territori come quello della Vallecamonica pagheranno di più per questa riduzione” afferma Donina senza rancore.
Proprio alla luce della riduzione dei parlamentari nella provincia di Brescia il numero dei collegi è stato quasi dimezzato. Nel 2018 gli uninominali per Camera erano 6 (anche se due in condivisione, uno con Cremona e l’altro con il collegio di Treviglio), ora i collegi sono 4: tre solo bresciani e uno che è rimasto in condivisione con Cremona
Le reazioni alla scelta fatta dalla Lega non si sono fatte attendere in Vallecamonica, dove Donina era l’unico parlamentare che si poteva fare portavoce – insieme a Marina Berlinghieri del PD – delle esigenze di un territorio considerato “ai confini dell’impero”. “Sono commosso e onorato per gli attestati di stima che mi sono arrivati trasversalmente: ho ricevuto messaggi non solo dai miei, ma anche da assessori o consiglieri che non appartengono affatto alla mia parte politica, che mi davano atto di avere fatto un buon lavoro”.
Adesso la Vallecamonica ha la possibilità di scegliere alle urne tra tre esponenti che potrebbero rappresentarla, anche se la partita sarà molto ardua: si tratta dell’ex presidente della Provincia e attuale segretario del PD di Vallecamonica, Pierluigi Mottinelli, candidato all’uninominale alla Camera nel collegio delle Valli, Anna Maria Bonettini, capolista per il Movimento Cinque Stelle al plurinominale al Senato e in corsa anche all’uninominale, e la giovane Maria Emma Sala, quarta al proporzionale alla Camera per Italia Viva.