Non solo i Comuni di Cividate Camuno e Darfo Boario Terme, ma anche quelli di Esine e Breno si devono arrendere e rinunciare alle tradizionali fiere del Santi Patroni che, da fine dicembre a metà febbraio, popolano i quattro paesi.

Il 26 dicembre scorso Cividate Camuno era insolitamente vuota: niente mercato agricolo e nessuna fiera per celebrare il Santo Patrono: d’altra parte, quel giorno tutta Italia era in zona rossa. Nelle ore scorse a confermare la cancellazione della Fiera di San Faustino è stato invece il Comune di Darfo: niente bancarelle né giostre ad allietare tra gennaio e febbraio i darfensi e tutti i camuni.

A questa decisione ha fatto seguito, poco dopo, quella del Comune di Esine che, con un comunicato ufficiale, ha annunciato che la tradizionale sagra di San Paolo del 25 gennaio non si terrà, così come in paese non arriveranno le giostre che, solitamente, scandiscono i giorni precedenti a quello del Santo Patrono.

Infine, Breno: sebbene dal Comune non sia ancora giunta nessuna comunicazione, considerato il Dpcm emesso venerdì dal Governo (che impone le restrizioni agli spostamenti fino al 5 marzo e considera la Lombardia zona rossa), salterà anche la fiera di San Valentino del 14 febbraio. Con le sagre, salteranno anche tutti gli eventi corollari, come incontri, concerti e consegne di borse di studio. I Santi Patroni potranno però essere celebrati con le funzioni religiose che si terranno nelle parrocchie.

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