Nel tardo pomeriggio di sabato, sul finire di un’altra tremenda giornata di emergenza per la Lombardia, è arrivata la decisione del governatore lombardo Attilio Fontana di procedere autonomamente, senza attendere il Governo, e firmare una nuova ordinanza, in vigore dal 22 marzo al 15 aprile. Di seguito i punti salienti:

  • Divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il distanziamento (droplet) – e conseguente ammenda fino a 5mila euro .
  • Sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
  • Sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti.
  • Sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona; la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza.
  • Chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti nella struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza.
  • Fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari.
  • Chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati.
  • Divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente tranne che nei pressi di casa.
  • Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
  • Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/ titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea dei propri dipendenti.

Attorno alle 23:00, sempre sabato, il premier Giuseppe Conte con un discorso alla nazione ha annunciato nuovi provvedimenti adottati dal Governo per l’emergenza coronavirus. Le misure, a partire da lunedì 23, prevedono la chiusura, in tutta Italia, di ogni attività che non sia indispensabile a garantire beni e servizi essenziali. La decisione di un’ulteriore stretta è arrivata nel giorno in cui si è registrato il picco massimo di morti dall’inizio dell’emergenza coronavirus, 793 in totale. E’ la “crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra”, ha detto il premier, che in giornata era stato sollecitato da più parti ad intervenire con ulteriori misure restrittive.

Le misure, che saranno rese note in modo dettagliato nelle prossime ore, saranno valide almeno fino al 3 aprile.

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