Una casa comune per le donne in Vallecamonica. Questo il progetto per l’immobile confiscato a Gianico alla criminalità ed assegnato all’Associazione Multietnica Terre Unite, che dal 2017 gestisce anche il Centro Antiviolenza Donne e Diritti di Darfo Boario Terme.

Si chiamerà “Le Donne Coraggiose – Casa Felicia Bartolotta” in omaggio a tutte le donne che decidono di non arrendersi alla violenza economica sistemica che rende difficili i percorsi di autonomia. Felicia Bartolotta infatti era la madre di Peppino Impastato, che ha sempre lottato a viso aperto contro la mafia e contro le ingiustizie senza arrendersi.

Il progetto si concretizzerà in un’opportunità abitativa a basso costo per donne alla ricerca dell’indipendenza e in uno spazio di confronto e scambio di idee e saperi, con l’obiettivo di incrementare le opportunità economiche e lavorative al femminile.

Nei piani superiori verranno allestiti due appartamenti, che condivideranno la cucina. Il piano terra ed il seminterrato invece ospiteranno attività aperte al territorio: una cucina comunitaria aperta per cene private o sociali ed iniziative pubbliche, oltre a uno spazio di incontro dove organizzare corsi, laboratori e momenti di formazione e costruzione di progetti finalizzati a migliorare le condizioni economiche delle donne anche attraverso il sostegno all’autoimprenditorialità, la promozione e la valorizzazione delle competenze e delle conoscenze delle donne che aderiranno al progetto.

Gli spazi abitativi sono già operativi ed ospitano due donne e due minori, mentre per il resto del progetto ci vorrà un po’ più di tempo, sia per esigenze di tipo economico che per le attuali limitazioni dovute alla pandemia.

Grazie ad una collaborazione con l’Associazione Festa della Musica, Libera Valle Camonica e Wowomen a breve partirà la prima campagna di autofinanziamento per Casa Felicia Bartolotta: la vendita di un cd doppio realizzato grazie alla generosità di 25 artiste bresciane.

“Con questo cd cominceremo a raccogliere i soldi necessari ai lavori di recupero del seminterrato e allo stesso tempo intendiamo valorizzare le donne che, come in tutti gli ambiti lavorativi, sono meno considerate dei loro colleghi uomini anche nel campo culturale” affermano da Terre Unite e dal Centro Antiviolenza Donne e Diritti di Darfo Boario Terme. “Il nostro impegno sarà quello di restare aperte a tutte le collaborazioni possibili con le realtà del territorio”. Per chi volesse saperne di più: info@terreunite.it.

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