Anche l’ATS della Montagna, con le altre Agenzie di Tutela della Salute lombarde – ATS Brescia, ATS Bergamo e ATS Val Padana – è stata destinataria di un ricorso promosso da circa un centinaio in tutto tra medici, infermieri e altri operatori sanitari per contestare l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione anti SARS-Cov-2. Le ATS hanno fatto sapere in una nota condivisa, che hanno dato incarico per la difesa in giudizio Stefania Vasta, del Foro di Brescia.

Lo scorso 14 luglio si è tenuta l’udienza avanti al Tar Brescia fissata per la discussione della domanda cautelare promossa dai ricorrenti. All’esito dell’udienza, il TAR Brescia, I Sezione, con ordinanza n. 220/2021, ha preso atto della rinuncia alla domanda cautelare nel frattempo intervenuta da parte dei ricorrenti. Ha altresì espresso, sia pure con decisione non definitiva, alcune valutazioni sul ricorso.

Le ATS proseguono pertanto nel dare esecuzione alla legge n° 76/2021 che individua la vaccinazione come requisito essenziale per l’esercizio della professione sanitaria. Non essendo stati sospesi i procedimenti fin qui avviati, le Agenzie di Tutela della Salute adotteranno a breve gli atti di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale per le finalità prescritte e imposte dalla legge.

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